lunedì 21 ottobre 2013

Perché è difficile consigliare un libro...

Ogni tanto capita di sentirsi dire: "Non so più cosa leggere, tu che libro mi consigli?".

La risposta è difficile, e allora si prova a sondare i gusti della persona per cercare di capire il genere letterario che le può interessare, per poi azzardare il nome di qualche autore che forse, chissà, magari le potrebbe piacere...

Ma spesso è un tentativo inutile: quando si riparla con l'amico si scopre di avergli fatto perdere tempo e soldi e magari ci sentiamo anche in colpa.

Il punto è, come sosteneva José Saramago (qui il testo in portoghese), che per scegliere i libri da leggere bisogna definire la propria "famiglia dello spirito letteraria" e che noi non possiamo farlo al posto di un altro.

'Our family library' photo (c) 2010, Philippe Teuwen - license: http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/ Dopo aver letto la sua riflessione ci siamo chieste quale metodo seguiamo per scegliere i libri su cui poi ci tuffiamo con tanto slancio e ci siamo rese conto che in effetti le nostre letture seguono filoni che si intrecciano profondamente con le fasi della nostra vita e con i percorsi di approfondimento e conoscenza che ci stanno più a cuore.

Se il libro consigliato non si inserisce nel percorso che stiamo seguendo in quel momento, per quanto sia buono lo abbandoniamo dopo qualche decina di pagine (per poi riprenderlo, magari, dopo qualche mese o anno)... proprio come ha fatto il nostro amico che chiedeva un suggerimento a noi.

Tu che cosa ne pensi? E che cosa rispondi a chi ti chiede consigli?

Se l'argomento ti interessa, leggi anche "Come sapere se un libro ti piacerà".

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