Così, dopo il viaggio in Inghilterra nei luoghi di Virginia Woolf e la puntata in Irlanda, a Sligo, sulle tracce di Yeats, quest'anno abbiamo deciso di visitare Trieste, città in cui James Joyce visse tra il 1904 e il 1919, e siamo andate alla scoperta delle molte case che lo scrittore prese in affitto e dei posti che frequentò.
L'itinerario parte dal piccolo Museo Joyce collocato all'interno della biblioteca civica di via Madonna del Mare 13: qui si può visionare un video in inglese che ripercorre gli anni di Joyce a Trieste e mostra foto d'epoca della città.
Alle pareti si trovano inoltre le riproduzioni di lettere che testimoniano il legame tra Joyce e lo scrittore triestino Italo Svevo.
La biblioteca-museo raccoglie inoltre numerose opere di e su James Joyce.
L'itinerario joyciano prosegue poi alla scoperta delle 9 case che lo scrittore affittò nei suoi anni triestini, tutte in pieno centro storico o nelle immediate vicinanze: da via Bramante a via San Nicolò, dove si trovava anche la Berlitz School in cui Joyce insegnò dal 1905 al 1907. Non può mancare poi una sosta alla vecchia sede del quotidiano triestino Il Piccolo (piazza Goldoni), che pubblicò alcuni articoli dello scrittore dedicati alla situazione irlandese.
Infine, è possibile imbattersi in Joyce sul Canal Grande triestino: la statua realizzata da Nino Spagnoli fu collocata sul Ponte Rosso nel 2004, in occasione del centenario dell'arrivo di Joyce in città.
Se l'argomento ti interessa, leggi anche l'itinerario joyciano dettagliato proposto dal Museo Joyce.
Le foto sono di Alessandra.
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