La domanda è stata posta in questo articolo pubblicato su La Lettura a 7 italianisti stranieri che fanno parte della giuria del premio "Alassio 100 libri" e insegnano nelle università. Ecco il loro responso.
Germania Vanno di moda i libri italiani che dal punto di vista tedesco hanno qualcosa di "esotico": negli anni Ottanta, ad esempio, è stato molto tradotto Eco, poi è stata la volta di Tabucchi e adesso tocca a Camilleri, di cui piacciono soprattutto le descrizioni di prelibatezze gastronomiche.
Russia Pare che la letteratura italiana sia arrivata solo in tempi recenti, perché gli stessi traduttori ritenevano alcuni autori troppo difficili. Adesso i russi leggono Camilleri, ma non i suoi romanzi linguisticamente più complessi (quindi niente Montalbano).
Polonia La narrativa italiana è poco seguita, ma in compenso si traduce molta saggistica: grande successo di Gomorra, Roberto Calasso, Tiziano Terzani e Oriana Fallaci.
Spagna Vanno per la maggiore i gialli: Gianrico Carofiglio, Massimo Carlotto e l'immancabile Andrea Camilleri. A differenza dei lettori tedeschi, gli spagnoli non cercano nel commissario Montalbano la novità, ma la ripetizione di elementi già noti.
Svezia Gli svedesi seguono volentieri gli autori italiani, e anche i media si occupano di loro quando visitano il paese. A volte contribuiscono in gran misura al loro successo: le vendite di Io non ho paura si sono impennate dopo l'adattamento radiofonico del volume.
Francia Tra gli autori contemporanei più seguiti al momento ci sono Alessandro Baricco e soprattutto Erri de Luca, i cui titoli vengono tradotti subito dopo l'uscita italiana.
Questi sono i pareri degli italianisti; se avete notizie o idee sui libri italiani che si leggono all'estero, fateci sapere!
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