giovedì 29 marzo 2012

Quanto guadagnano gli scrittori?

Negli ultimi tempi si fa (giustamente) un gran parlare di tariffe fra traduttori editoriali, ma bisogna dire che gli scrittori non sono messi meglio: come scrive Laura Piccinini in questo interessante articolo su D di Repubblica, "sono la categoria che potrebbe schiuderci il segreto della sopravvivenza". E nell'articolo si parla di autori affermati, che ricevono anticipi e diritti d'autore molto al di sopra della media, figuriamoci gli altri.

Quando si pubblica un libro in Italia, infatti, di solito si viene pagati a diritto d'autore sulle copie vendute: per ogni libro venduto si riceve cioè una percentuale lorda che si aggira intorno al 5-8% del prezzo di copertina. Prendiamo, per comodità di calcolo, un libro che viene messo in commercio a 10 euro: ogni copia ci farà guadagnare dai 50 agli 80 centesimi lordi, che riceveremo l'anno successivo alla sua vendita, intorno ad aprile-maggio, ossia quando l'editore è tenuto per legge a mandarci il rendiconto delle vendite dell'anno precedente e a saldare i conti.
Se vendiamo 1000 copie, che per un libro non sono poche, guadagneremo dai 500 agli 800 euro lordi.
Se il libro va bene secondo gli standard attuali, ossia vende intorno alle 3000 copie, ci entreranno in tasca dai 1500 ai 2400 euro lordi.  Come potete immaginare, le copie regalate dall'editore per promozione e quelle che verranno mandate al macero se il libro non vende non ci frutteranno nulla.
Rimane la questione dell'anticipo: in genere gli editori lo pagano alla consegna del libro, ma bisogna ricordare che si tratta, appunto, di un anticipo sui diritti d'autore che matureremo con le vendite, e che quindi quanto riceviamo adesso ci verrà scalato dalle vendite future...
A voi le riflessioni.

Qual è quindi il sogno di autori e i traduttori? Sicuramente compensi più equi (e su questo fronte, per i traduttori, è attivo da tempo il Sindacato dei Traduttori Editoriali) e per molti, oltre al lavoro di scrittura e traduzione, un part-time che garantisca un'entrata fissa tutti i mesi. Non necessariamente nel campo dell'editoria...

Se l'argomento vi interessa, leggete anche questo post sull'inquadramento fiscale di autori e traduttori editoriali (entrambe le categorie lavorano in regime di diritto d'autore).

2 commenti:

  1. Consiglio un ottimo libro ormai del 1999 ma pur sempre interessante. http://books.google.it/books?id=Vp6nzAqJE5sC&lpg=PA33&ots=PhH6FJb9Z_&dq=pretese%20traduttore&hl=it&pg=PA33#v=snippet&q=pretese%20traduttore&f=true

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  2. Ciao Elisabetta,
    intendi il libro di Lawrence Venuti sull'invisibilità del traduttore?
    Grazie della segnalazione e a presto!

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