Se lo è chiesto il SIL International, un'organizzazione no profit americana la cui idea di base è che tutte le lingue del mondo facciano parte della creazione di Dio e che perciò sia necessario aiutare i loro parlanti a perseguire i loro scopi sociali, economici e spirituali senza sacrificarle.
Di fronte alla globalizzazione che avanza, infatti, molte lingue hanno sempre meno parlanti e non vengono più insegnate ai bambini; inoltre, i due terzi delle lingue attuali non possiedono una forma scritta. Il rischio è che entro il 2100 una fetta consistente del patrimonio linguistico mondiale si estingua. In Camerun, ad esempio, sta scomparendo il baldemu, in Argentina il tehuelche, in Giappone l'ainu.
Così, fin dagli anni Quaranta, i linguisti volontari del SIL sono andati a incontrare le minoranze linguistiche di tutto il mondo allo scopo di censire le lingue esistenti e di contribuire alla loro conservazione. Il risultato è un catalogo chiamato Ethnologue, consultabile gratuitamente online, che oggi elenca le 6909 lingue viventi (indicate sulla mappa con puntini rossi).
Il sito di Ethnologue contiene anche statistiche, mappe linguistiche dettagliate e un indice delle lingue viventi ed estinte. Il SIL International mette a disposizione online un catalogo di oltre 20.000 pubblicazioni prodotte nei suoi 75 anni di ricerche, con articoli relativi a più di 2700 lingue.
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