In un saggio che abbiamo tradotto dall'inglese, ad esempio, Meyerbeer era improvvisamente diventato un compositore italiano, mentre in un altro testo storico spagnolo si diceva che un certo santo locale aveva iniziato a costruire un monastero nel 1114 per finire nel 1220. Longevo, no?
I controlli sul testo sono un aspetto fondamentale del lavoro di autori, traduttori e revisori, e nei giornali più seri il fact checking è addirittura una mansione specifica, descritta in modo brillante e spiritoso da Virginia Heffernan, fact checker del New Yorker, in questo articolo in inglese.
Negli ultimi anni, questo aspetto del nostro lavoro è cambiato: prima dell'avvento di internet i fatti si verificavano sfogliando gigantesche enciclopedie cartacee o telefonando agli esperti per verificare le informazioni più specifiche.
Oggi, con internet, tutto quello che cerchiamo è in rete, rintracciabile con un paio di clic, ma si pone un nuovo problema: è affidabile? Dato che tutti possono scrivere su internet, infatti, gli errori abbondano: ecco perché molti diffidano di Wikipedia, l'enciclopedia compilata dagli utenti.
Stando a una ricerca, però, l'affidabilità di Wikipedia, non è da meno di quella delle enciclopedie più accreditate: la rivista Nature ha messo a confronto un campione di 42 voci scientifiche tratte da Wiki con le corrispondenti voci dell'enciclopedia Britannica online (leggi qui e qui alcune informazioni). Conclusione: gli errori riscontrati in ogni articolo erano in media 4 per Wiki e 3 per la Britannica, e su Wiki tendevano a diminuire quanto più aumentava il numero di persone che avevano contribuito alla stesura della voce. Un bel risultato per l'enciclopedia autogestita!
Le enciclopedie più accreditate, che una volta si sfogliavano su carta, oggi sono consultabili online. Vedi ad esempio:
- In italiano, il sito della Treccani, con voci (putroppo) molto stringate
- In inglese, il sito dell'Encyclopaedia Britannica
- In francese, il sito dell'Encyclopédie Larousse.
L'immagine di Nils Geylen è disponibile qui e rilasciata con licenza CC BY-NC-SA 2.0.
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