1. Farsi conoscere.
Presentarsi agli editori con progetti nuovi per stabilire il primo contatto.
Creare network con colleghi che stimiamo e con cui esiste un buon rapporto personale.
2. Essere affidabili e presenti.
Essere puntuali nelle consegne.
Rispondere alle email dell'editore in tempi rapidi o dare un riscontro di ricezione dicendo che risponderemo in dettaglio più avanti (e farlo presto). Essere reperibili anche al telefono per le questioni più complesse.
3. Organizzarsi.
Per poter essere affidabili (vedi punto 2), ci vuole organizzazione: suddividere le cartelle da tradurre/scrivere per i giorni a disposizione, in modo da rispettare la scadenza. Fare una suddivisione ragionevole, tenendo conto anche dei possibili imprevisti: tradurre 30 cartelle al giorno è un'ipotesi irrealistica...
4. Fare un lavoro di ottima qualità.
Oltre a tradurre o scrivere bene, curare l'uniformità del testo, verificare le fonti, essere maniaci del dettaglio.
5. Continuare a farsi conoscere.
Dedicare una parte del tempo alla traduzione/scrittura, l'altra a farsi conoscere. Non sembra di lavorare, perché non si producono pagine, ma è un lavoro anche quello, e di un tipo molto importante: ci permetterà di tradurre/scrivere anche in futuro.
Per l'immagine, reperibile qui, si ringrazia KVDP.
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