Oggi vogliamo condividere con voi qualche spunto su uno dei tanti temi trattati durante il convegno AITI del 7 ottobre (vedi post sotto): l'e-book e l'impatto che potrebbe avere su autori e traduttori.
Magari ancora non ci abbiamo riflettuto, ma può darsi che il mondo del libro così come lo abbiamo conosciuto cambi del tutto o in parte, un po' come è accaduto nel passaggio dal vinile al cd all'iPod. E di conseguenza potrebbe cambiare anche il mestiere di traduttore o di autore.
Ecco alcuni dati e riflessioni proposti dall'editore Piero Severi durante il convegno, integrati con ulteriori dettagli:
- Innanzitutto c'è da sottolineare la rapidità di penetrazione dell'i-Pad (nei primi 80 giorni ne sono stati venduti 3 milioni di pezzi in tutto il mondo, ossia 37.500 al giorno). Per fare un confronto, prendiamo il lettore di DVD: durante il primo anno ne sono stati venduti "solo" 375.000 pezzi (1.027 al giorno), il che la dice lunga sull'impatto che l'iPad potrebbe avere nel giro di poco tempo: è un mercato che potrebbe esplodere.
- Un altro dato: l'anno scorso, nel periodo natalizio, Amazon ha venduto più e-book per Kindle che libri fisici; nel suo catalogo ci sono circa 200.000 titoli di e-book.
- Un nuovo trend dagli USA: alcuni scrittori hanno deciso di vendere i loro e-book in modo indipendente, riappropriandosi dei diritti d'autore per questo formato: un esempio è Joe Konrath (qui trovate il suo blog). Nella produzione di e-book, infatti, i costi di produzione vengono abbattuti dell'80% (in particolare i costi di stampa, rilegatura, immagazzinamento, distribuzione), quindi i margini di guadagno per gli editori sono molto più alti, ma non è affatto detto che vengano divisi con gli autori e i traduttori... così Konrath ha deciso di mettersi in proprio.
Ma veniamo all'Italia: come sta reagendo la nostra editoria?
In sostanza, la reazione all'e-book è simile a quella che si è avuta nel caso dell'ingresso dei libri nella grande distribuzione: la selezione di titoli in vendita nei supermercati è gestita da due distributori, che fanno capo a 5 grandi gruppi editoriali.
Allo stesso modo, attualmente i principali distributori di e-book sono due, legati ai grandi gruppi editoriali:
1) Edigita (di Feltrinelli, Messaggerie Italiane, GeMS e RCS Libri) che inizia le vendite a ottobre con 1500 titoli, scaricabili dai siti di vendita libri online, come Ibs e Webster;
2) Mondadori, che tramite Telecom Italia offrirà due modelli di lettori e la possibilità di scaricare dal proprio sito 1200 e-book, con navigazione gratuita.
Poi vi sono due distributori che raggruppano editori indipendenti e medio-piccoli: Stealth e Bookrepublic.
In generale gli e-book verranno messi in commercio a un prezzo inferiore solo del 30% rispetto alla versione cartacea.
Quindi per il momento sono i grandi gruppi a spartirsi il mercato, muovendosi con grande (immensa) prudenza: fanno uscire pochissimi titoli come test, e a un prezzo decisamente troppo alto.
(Ringraziamo Piero Severi per l'intervento e Roberta Scarabelli per averci inviato i suoi appunti; la foto è di Jorghex ed è reperibile qui).
Credo che la diffusione dell'e-book, quando prenderà piede,rappresenterà una grande rivoluzione, sia per il mondo dell'editoria che per quello della traduzione. Prima di quanto possiamo immaginare, ci troveremo a lavorare in una realtà completamente diversa.
RispondiEliminasì, infatti, e noi traduttori dovremo sin da subito contrattare delle buone condizioni in merito al diritto d'autore, ad esempio...
RispondiEliminarestiamo in attesa degli sviluppi con le antenne dritte e a risentirci presto!
Ciao, secondo me i traduttori editoriali dovrebbero giocare d'anticipo: studiare la questione e proporre delle modifiche ai contratti da inserire d'ora in poi. Poi magari consultare qualche editore illuminato e giungere ad una soluzione condivisa. E pubblicizzarlo in modo che tutti i professionisti del settore ne siano informati. Cosa ne dite?
RispondiEliminaSiamo d'accordissimo! Nella stessa tavola rotonda del 7 ottobre è stato detto che tempo fa gli illustratori si sono seduti intorno a un tavolo con gli editori e sono arrivati a una specie di contratto collettivo condiviso... quindi è possibile, e il lancio degli e-book potrebbe essere proprio l'occasione giusta per iniziare a cambiare la situazione!
RispondiEliminaLe associazioni di cui facciamo parte (AITI e Sindacato Nazionale Scrittori) si stanno mobilitando, siamo speranzose...
Nel frattempo, nel blog torneremo a parlare dell'argomento e-book, che ci interessa molto e solleva un sacco di questioni vecchie e nuove.
A risentirci presto!