Ieri siamo state al Salone del libro di Torino e abbiamo assistito a un incontro organizzato dall'Associazione Italiana Editori sul tema "Che fine farà l'e-book?"
Quello che si è capito dell'e-book è che gli editori, per dirla con le parole di Mao (come ha fatto il relatore, Giovanni Peresson di AIE), sono "entusiasti, ma calmi": stanno studiando la situazione e analizzando il mercato, pronti a lanciare il nuovo prodotto.
E' stata presentata anche una ricerca sull'atteggiamento dei consumatori nei confronti dell'e-book (puoi trovarla qui, è dettagliatissima).
Alcuni, come il presidente dell'AIE Marco Polillo, sperano che, grazie a questo strumento, possano avvicinarsi alla lettura anche le persone che di solito non leggono. Si parla soprattutto dei giovani e dei giovanissimi, appassionati di cellulari e PC, e quindi potenzialmente più attratti dalla tecnologia dell'e-book.
Noi abbiamo visto un e-book reader dei più recenti, di formato piccolo, e siamo rimaste molto colpite dalla nitidezza dei caratteri sullo schermo (sembra davvero di leggere sulla carta).
D'altra parte, il grosso handicap è il display: contiene poche decine di parole e obbliga a girare continuamente le pagine elettroniche. Ma sembra un limite facilmente superabile.
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